domenica 24 febbraio 2013

Il senza glutine è sexy: torta Red Velvet! (Gluten free is sexy: Red Velvet cake)








Stefania mi perdonerà per il tono scherzoso di questo post, ma no, non ci riesco proprio: ho uno spirito ottimista. Cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose e dico cerco perché spesso non ci riesco ma lo sforzo c'è: non ho mai visto nessuno piangersi addosso e ottenere qualcosa di buono.

Beh, il tema di oggi è la celiachia: ancora una volta l'MTC si rivela una scuola di cucina e una bella occasione per conoscere qualcosa di nuovo o per approfondire un tema già conosciuto. Questo mese Stefania (Cardamomo&co) ci parla della celiachia e di cosa significa vivere con questo problema. Se ne soffrite, un salto nel suo blog è d'obbligo: troverete un sacco di ricette golosissime.
Fortunatamente non ho mai dovuto avere a che fare in prima persona con la celiachia, in compenso ho sofferto a periodi alterni di varie intolleranze, più o meno forti. Non ho potuto mangiare verdure crude, carne di maiale, fragole, pesche, latte e derivati, mele, gamberi e boh, non ricordo se qualcosa d'altro. Certo, non rischiavo la pelle, ma mangiando una di queste cose stavo piuttosto male e non era per niente divertente. 
C'è da dire che all'inizio la si vede peggio di quello che è, ricordo che non mi veniva in mente nulla che potesse piacermi mangiare senza gli ingredienti incriminati, dopo però pian piano ci si abitua. Io ho cercato di prenderla per il verso giusto ed è proprio grazie a queste intolleranze che mi sono appassionata alla cucina e alla fine ho aperto questo blog, quindi la vedo quasi come una cosa positiva. Inutile negare però, che c'erano aspetti davvero brutti: innanzitutto ti rendi conto di quanti alimenti contengano ingredienti che nulla c'entrano col cibo che compri, insomma, possibile che compri un po' di pane e devi preoccuparti che non contenga grasso animale? Altra cosa: spesso e volentieri ricevi zero comprensione dagli altri. Sì, insomma, a volte ti senti un problema e ti passa pure la voglia di uscire a mangiare: tanti considerano l'intolleranza come una sorta di capriccio, quando poi sono i primi a farti girare mille pizzerie perché non usano il pomodoro che piace a loro... Per non parlare di chi ti invita a cena e ti rifila qualche ingrediente che ti fa male nascondendolo e pensando che "tanto nn se ne accorge": è vero, magari sul momento uno non se ne accorge, ma l'intestino se ne accorge e non vi racconto il seguito.
Questa è la mia esperienza, che è una cavolata in confronto a chi deve convivere con allergie ben più pesanti, come quella alla frutta secca o la celiachia appunto. In quest'ultimo caso non si tratta più solo di non mangiare il cibo incriminato, ma anche di non mangiare cibo contaminato, vale a dire che è entrato direttamente o indirettamente in contatto con cibo contenente glutine. Qualche esempio? Un celiaco non può mangiare un risotto girato con un cucchiaio di legno con cui si è girata una pasta, anche se lavato. Un celiaco non può mangiare niente che non sia espressamente garantito come senza glutine, perché c'è sempre la possibilità che sia contaminato, e vi assicuro che sono ancora pochi i prodotti che danno questa garanzia. 
Se volete ulteriori informazioni sui prodotti adatti ai celiaci e le accortezze da seguire, vi consiglio di leggere il decalogo scritto da Stefania, che trovate qui.

Dopo tutto questo discorso, il punto alla fine è uno: si può essere celiaci e mangiare bene, gran bene. Si può invitare a cena un celiaco e fare una gran cena, senza dover per forza ridursi a bistecchina e verdure lesse: insomma, un celiaco non deve rinunciare a piatti gustosi e apprezzabili da chiunque altro. Se volete una prova di ciò, questo post fa proprio per voi. Pensate che un celiaco non possa mangiare una buonissima e bellissima torta? Niente di più falso! 
La Red Velvet che vi propongo è assolutamente gluten free, la farcia non è quella originale e forse si avvicina un po' più ai gusti nostrani. Voi che ne pensate? :) 
Piccolo consiglio prima di lasciarvi alla ricetta: l'impasto tende a indurire col freddo, quindi vi consiglio di tirare fuori la torta dal frigo almeno un'ora prima di mangiarla! 
Grazie ancora a Stefania e all'MTC e mi raccomando, provate a preparare questa torta anche se non siete celiaci, perché è buonissima. :) E poi, potrebbe rivelarsi molto utile per un compleanno con invitati diversi ;)

PS: vi indico le marche dei prodotti usati, in modo che possiate reperire più facilmente gli stessi prodotti senza glutine. Io ho comprato tutto al supermercato, tranne il colorante.











 

Ingredienti:

per la pasta:

160 gr di farina di riso (Pedon)
60 gr di fecola di patate (Pedon)
30 gr di Maizena (Unilever)
0,5 cucchiaino da tè di sale
8 gr di cacao amaro
110 gr di burro 
300 gr di zucchero
3 uova medie
semi di vaniglia
240 ml di latticello, detto anche buttermilk (se non lo trovate potete ottenerlo unendo 240 ml di latte con un cucchiaio di succo di limone e facendolo riposare per 20 minuti)
1 cucchiaino circa di colorante in pasta concentrato rosso
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da te di bicarbonato di sodio

Per la farcia:

500 gr di mascarpone
250 gr di panna
170 gr di latte condensato zuccherato
340 gr di ananas in scatola


Ho mescolato la farina di riso, la Maizena, la fecola di patate il cacao e il sale. In un'altra ciotola ho sbattuto il burro a temperatura ambiente con le fruste elettriche, ho aggiunto lo zucchero e ho montato per qualche minuto. Ho aggiunto le uova, una alla volta, facendole incorporare bene prima di aggiungere la successiva.
Ho mescolato il colorante con il latticello, quindi ho iniziato ad aggiungerlo al composto di burro e uova, alternandolo con il mix di farine. Ho aggiunto la vaniglia e ho mescolato.
In una tazzina ho mischiato l'aceto con il bicarbonato e l'ho aggiunto all'impasto.
Ho preso un pezzo di carta da forno, l'ho bagnata e strizzata, quindi vi ho rivestito una teglia (l'ideale sarebbe una tortiera da 18-20 cm di diametro ma io non la avevo). Ho versato metà dell'impasto nella teglia e ho cotto per 45 minuti in forno a 175°. A cottura ultimata ho fatto raffreddare l'impasto 10 minuti nella teglia, quindi l'ho tirato fuori e l'ho fatto raffreddare completamente. Nel frattempo ho cotto l'altra metà di impasto. Una volta freddo, ho coperto la torta con la pellicola e l'ho messo in frigo per una notte intera.
Il giorno dopo ho ritagliato la torta per renderla più regolare: mi raccomando, non buttate (o mangiate!!!) i ritagli, servono per la decorazione. Con un coltello ho tagliato a metà entrambi i rettangoli di pasta: non è stato facilissimo perché ho usato una teglia un po' troppo grande e quindi la pasta era bassa.
In una ciotola ho montato la panna. In un'altra ciotola ho sbattuto il mascarpone, quindi ho aggiunto il latte condensato e ho sbattuto bene con le fruste. Ho aggiunto la panna e ho mescolato con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto. 
Ho scolato l'ananas e l'ho tagliato a pezzetti.
Ho farcito il primo strato della torta con un po' di crema, ho coperto con un po' di ananas e vi ho sovrapposto il secondo strato di pasta. Ho continuato così fino all'ultimo strato. Non ho messo l'ananas in cima alla torta. Con la crema rimanente ho coperto anche i lati della torta. Ho sbriciolato i ritagli della torta con le mani e li ho appiccicati ai lati della torta. Ho creato i decori con una sac à poche. 
















Stefania will forgive me for my humorously tone in this post, but no, I can’t succeed: I’ve an optimistic spirit. I always try to see the positive side of the things and I say “try” because often I’m not able but there is the effort: I never saw someone feeling sorry for oneself and obtaining something good.

Well, the theme of today is celiac disease:  MTC is again a cooking school and a cool opportunity to learn something new or to enhance an already known theme. This month Stefania (Cardamomo&co) speaks us about celiac disease and what does it mean living with this problem. If you suffer from it, a pop round to her blog is needed: you’ll find many yummy recipes.

Fortunately, I never had to handle in first person with celiac disease, in compensation I suffered in alternate periods from various, more or less strong, intolerances. I couldn’t eat raw vegetables, pork meat, strawberries, peaches, milk and derivatives products, apples, shrimps and, don’t remember if something else. Of course, I didn’t risk my life, but I was sick if I ate one of this things and it wasn’t funny.

I must say that at the beginning it seems worst than it is, I remember that it didn’t come to mind any good food without those ingredients, but I gradually I got used to it. I tried to get on the right side of it and is due to these intolerances that I go tinto the cooking and finally I opened this blog, so I see it like a positive thing. It is useless to deny that there were really bad aspects: first of all, you realize that there are a lot of products which contain these ingredients, which have nothing to do with the food you’re buying. I mean, is it possible that you buy a bith of bread and you have to worry about the fact that it could contain animal fats? An other thing: very often you recive zero comprehension by other people. Yes, sometimes you feel to be a problem and you don’t feel to go to eat out anymore: many persons think that intolerance is a whim, but then they are the first, that make you go around thousand pizzerie beacuse they don’t use their favourite tomato… Not to mention who invite you for dinner and gives you any ingredient which makes you feel bad, concealing it and thinking “she will not realise it”: that’s true, maybe you don’t immediately realise it, but the intestine realise it and I don’t tell you about the sequel.


That’s my experience, that is a mess in comparison with those who have to live with more heavy allergies, like the one to dry fruits or celiac disease. In the latter case, it isn’t only about eating the allergenic ingredient, but it’s also about not eating contaminated food, which is food that contacted directly or indirectly food which contains gluten. Any examples? A celiac can not eat a risotto which has been blended with a wood spoon with whom there had been blended pasta, although it had been washed. A celiac can not eat food that is not certified “gluten free”, beacuse there is always the possibility that it has been contaminated and I assure you that there are still a few products which give this guarantee.


If you want more informations about the products for celiacs and the little tricks to follow, I suggest you to read the handbook of Stefania, which you can find here.

After this long speech, the point is the following: you can be celiac and eat well, very well. You can invite a celiac for dinner and prepare a good dinner, without reducing to cook steak and boiled vegetables: in other words, a celiac must not renounce to tasty dishes, which can also be appreciated by all other people. If you want a proof of that, this post is made for you! Do you think that a celiac can not eat a yummy and beautiful cake? There’s nothing more false!

The Red Velvet that I suggest you is totally gluten free, the filling is not the original one and maybe are closer to our local taste. What do you think about it? 



A little suggestion before letting you to the recipe: the pastry tends to become hard with cold, so I suggest you to take the cake out of the fridge almoust one hour before eating it!

Thank you another time to Stefania and to MTC and try to prepare this cake although you are not celiac, because it’s really good, ok? J Besides, it could be useful for a birthday’s party with different guests ;)


 


Ingredients:


for the pastry:

160g of fine rice flour
60g of potato starch
30g of corn flour
half teaspoon of salt
8g of bitter cocoa powder
110g of unsalted butter
300g of white sugar
3 middle eggs
vanilla seeds
240ml of buttermilk (if you don’t find it, you can obtain it mixing 240ml of milk with a tablespoon of lemon juice and letting it to go sour for about 20 minutes)
more or less 1 teaspoon of red food colouring paste
1 tablespoon of white vinegar
1 teaspoon of baking soda


for the filling:

500g of mascarpone cheese
250g of whipping cream
170g of sugared condensed milk
340g of ananas in syrup (dribbled weight)

I mixed the rice flour, the corn flour, the potato starch and the salt. In an other bowl, I beated the butter at room temperature with electric whisks, I added the sugar and whipped for a few minutes. I added the eggs, one-by-one, letting mix the first before adding the following.

I mixed the food colouring paste with teh buttermilk, then I began to adding it to the mixture of eggs and butter, alternating it with the flour mixture. I added vanilla seeds and mixed.
In a small cup I mixed the vinegar with the baking soda and added it to the mixture.

I took a peace of baking paper, I poured it with a bith of water and squeezed it, then I used it to cover a cakepan (the ideal would be a cakepan with a diameter of 18/20cm, but I had noti t). I pourred a half of the pastry in the pan and cooked it for 45 minutes at 175°. When it was ready, I left it to cool for 10 minutes in the pan, then I took it out from the pan and left it to cool complitely. In the mean time I cooked the other half of the pastry. When it was cold, I covered the cake with a bith of plastic wrap and put it in the fridge for a night long.

The next day I cut out the cake to make it more regular: do not throw away (or eat!!) the swatches, ok? They are needed for teh decoration. I cut every pastry rectangle in two halves with a knife: it wasn’t simple beacuse I used a pan which was a bith too big and so the cake was short.
I whipped the whipping cream in a bowl. In an other bowl, I whipped the mascarpone cheese, then I added the condensed milk and mixed well with the whisks. I added the whipping cream and mixed well with a palette knife, mixing bottom-up.

I drained the ananas and chopped it.

I filled the first layer of the cake with a bith of cream, I covered with a bith of ananas and put the second layer of pastry on it. I continued in the same way with the other layers. I didn’t put the ananas on teh top of the cake. I covered the sides of the cake with the remaining cream. I crumbled the pastry swatches with my hands and pasted them on the sides of the cake. I created the decorations with the cream and an icing bag.


Con questa ricetta partecipo all'MTC di febbraio:

 

mercoledì 20 febbraio 2013

Gnocchi di ricotta e spinaci (Ricotta cheese and spinach dumplings)




Gnocchi il giovedì, così dice il detto e quindi eccomi a darvi un'idea per il pranzo di domani, o di qualsiasi altro giorno. Non sono i classici gnocchi di patate, anzi, qui di patate non v'è traccia!

Gli ingredienti sono pochi e semplici e secondo me è proprio questo che rende questa ricetta così buona. Trovo che sia un ottimo modo per rinnovare l'abbinamento ricotta/spinaci.

Come al solito si tratta di una ricetta veloce e semplice da realizzare, ma nel caso in cui voleste fare ancora più in fretta sto sperimentando per voi come vengono congelati. Ho fatto una porzione in più e l'ho mezza in freezer, appena proverò a cuocerli vi farò sapere il risultato, ma non credo che daranno problemi! :)

Mi raccomando, come al solito, se provate questa ricetta o una qualsiasi altra lasciatemi un commentino e ditemi che ne pensate!



Ingredienti (per 4-5 persone):

170 gr di spinaci surgelati o 200 gr di spinaci freschi
400 gr di ricotta vaccina
2 uova medie
250 gr di farina 00
100 gr di parmigiano grattugiato
sale
pepe
salvia
burro

Ho lessato gli spinaci, li ho strizzati e fatti asciugare qualche minuto in padella.
In una ciotola ho mischiato la farina e la ricotta, ho aggiunto le uova e il parmigiano. Ho salato e pepato. Ho tritato gli spinaci e li ho aggiunti all'impasto. Ho mescolato con un cucchiaio fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Ho coperto una teglia (ma va bene anche un vassoio) e l'ho coperta con un po' di carta da forno e un po' di farina. Mi sono infarinata le mani e ho iniziato a formare gli gnocchi, rotando un po' di impasto fra le mani. Ho posto gli gnocchi sulla teglia e li ho lasciati a riposare fino al momento di cuocerli.

Ho scaldato una pentola di acqua salata e vi ho tuffato dentro gli gnocchi. Nel frattempo ho sciolto un pezzo di burro in una padella con alcune foglie di salvia. Quando gli gnocchi sono venuti a galla, li ho prelevati con una schiumarola e li ho messi nella padella col burro. Li ho fatti saltare 2-3 minuti e ho servito.





Potato dumplings on Thursday, that's what the proverb says, so here I am to give you an idea for the lunch of tomorrow, or of any other day. They are not classical potato dumplings, on the countrary, there is no trace of potatos here!

The ingredients are not many and simple and that's why, in my opinion, this recipe is so good. I think that is a perfect way to innovate the match between ricotta cheese and spinaches.

As usual, it's a fast recipe, simple to realize, but if you want hurry you more on, I'm testing for you how they come off if they're deep-freezed. I made an extra portion and I put it in freezer: as soon as I'll try to cook them I'll let you know the result, but I don't think they'll cause troubles! :)

As usual, please, if you try this recipe or any else, write a comment below the post and let me know what do you think about it!


Ingredients (serves 4-5):

170g of deep-freezed spinaches or 200g of fresh spinaches
400g of cow's milk ricotta cheese
2 middle eggs
250g of all purpose flour
100g of grate parmesan
salt
pepper
fresh sage
unsalted butter

I stewed the spinaches, pressed them and made them dry for a few minutes in a fryingpan.
In a bowl, I mixed ricotta cheese and flour, then I added the eggs and the parmesan. I salted and peppered. I minced the spinaches and added them to the mixture. I mixed with a spoon until the mixture was uniform.

I covered a baking pan (but you can use a tray too) with baking paper and a bith of flour. I floured my hands and began to shape the dumplings, rotating a bith of mixture in my hands. I put the dumplings on the pan and left them to stand until the moment to cook them.

I warmed up a pot with salted water and put the dumplings in it. In the meantime I melted a piece of butter and some sage leaves. When the dumplings bobed up, I took them with a perforated spoon and added them to the butter in the pan. I pan-fryed them for 2-3 minutes and served.

lunedì 18 febbraio 2013

Il dolce con mascarpone e nutella che si credeva un tiramisù (The mascarpone cheese and nutella desserts which believed to be a tiramisù)





Dite quello che volete, ma non c'è nulla di meglio di un bel dolce pieno zeppo di grassi e zuccheri per tirarsi su in una giornata pessima. Il dolce di oggi è nato proprio così, in una giornata di disperazione da esame universitario.
Non posso chiamarlo tiramisù alla nutella, perché tiramisù non è, e non voglio certo essere io a spacciare una cosa per un'altra. E' vero però che questo dolce con mascarpone e nutella ha tutta l'aria di voler aspirare ad essere una versione tutta nuova del famoso dolce con i savoiardi. E se anche non può ambire a tale titolo, vi assicuro che è una vera bomba: in tutti i sensi ;)
Si prepara in pochi minuti ed è buonissimo, senza contare che non dovete preoccuparvi delle uova crude, pastorizzazioni ecc.. Si può realizzare anche in monoporzione, magari per qualche festa.

Vi bastano pochissimi ingredienti, quindi perché non approfittate della capatina al supermercato e non provate a farlo per stasera?

Un grazie va a Stefania di BigShade che mi ha dato l'idea per questo splendido dolce. :*



Ingredienti: 

savoiardi (io ho usato quelli della Despar Premium, sono fra i più buoni mai mangiati)
400 gr di nutella
200 gr di panna
500 gr di mascarpone
latte q.b.
cacao amaro in polvere


Ho montato la panna con le fruste elettriche. A parte ho sbattuto il mascarpone con le fruste elettriche, quindi ho aggiunto la nutella e ho sbattuto con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Ho incorporato la panna al mix di mascarpone e nutella e ho mescolato con delicatezza.
Ho inzuppato uno per uno i savoiardi in un po di latte e ho fatto un primo strato di biscotti in una teglia. Ho coperto con un terzo della crema, quindi ho fatto un secondo strato di biscotti, ho aggiunto un altro terzo di crema, infine ho fatto un terzo strato di biscotti e ho coperto con l'ultimo strato di crema. Ho spolverizzato con il cacao amaro. Ho coperto con un po' di pellicola e ho messo in frigo un paio d'ore.




Say what you want, bu there's nothing better than a dessert full of sugars and fats to cheer you up in a very bad day. The dessert of today, was born this way, in a day of desperation for the university's exams.
I can't call it nutella's tiramisù, because it isn't a tiramisù, and I don't want to be the one who pass something as an other. However it's true that this dessert with mascarpone cheese and nutella seems to aspire to be a whole new version of the famous dessert with savoiardi (sponge fingers). And also if it can not aspire to that title, I assure you that it is a real bomb: in every sense! ;)
You can prepare it in a few minutes and is yummy, not to mention that you've not to worry about raw eggs, pasteurization etc.. You can prepare it in single portion too, maybe for a party.

You need a few ingredients, so why don't you take advantage of a drop-in in the supermarket and try to prepare it this evening?

A big thank you to Stefania of BigShade, who gave me the idea for this yummy dessert. :*



Ingredients: 

savoiardi (sponge fingers)
400g of nutella (hazelnut cream)
200g of whipping cream
500g of mascarpone cheese
milk as required
unsweetened cocoa powder

I whipped the whipping cream with electric whisk. Apart I whipped the mascarpone cheese, then I added the nutella and whipped with the electric whisk until I obtained a homogenized mixture. I added the whipping cream to the mixture and mixed gently.
I soped up every biscuit in a bith of milk and formed a first layer with them. I covered with one-third of the cream, then I made a second layer with the savoiardi, covered with an other one-third, then made a third layer with biscuits and finally covered with he remaining cream.
I sprinkled with cocoa powder, covered with plastic wrap and put in the fridge for a couple of hours.