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giovedì 23 gennaio 2014

Spezzatino orientale di pollo con mini pancakes ai porri





Dovrei iniziare una rubrica di ricette per gente senza tempo per cucinare e fare la spesa, ma soprattutto senza tempo per fare foto, proprio come me.
 Questa ricetta sarebbe sicuramente inserita in quella rubrica, perché è nata una sera in cui sapevo solo che avrei dovuto cucinare per l'Mtc di questo mese e che avevo un ingrediente a scongelare, l'unico sicuro: un enorme petto di pollo.
Apro il frigo, prendo quel che giace ormai da un po' di tempo nei cassetti e inizio a cucinare, credendo onestamente di ottenere una schifezza. E invece il risultato è fantastico!

Questo spezzatino è leggero, saporito e dal gusto tutto orientale! I pancakes ai porri sono perfetti per raccogliere il sughetto e danno un tocco di morbidezza al piatto.

Se avete voglia provatelo, altrimenti grazie per aver letto fin qua! ;)

Intanto ringrazio Chiara e Marta per avermi messo di fronte a una vera sfida, visto che io odio lo spezzatino (anzi, lo odiavo fino a quando ho preparato questo) e naturalmente un ringraziamento va anche a tutto l'Mtc!



Ingredienti (per circa 4 persone):

Per lo spezzatino:

1 petto di pollo intero (il mio pesava 640 g)
1 cipolla dorata
2 peperoncini secchi
15 g di zenzero fresco
70 g di broccoli
1 carota
1 falda di peperone giallo
1 falda di peperone rosso
2 pomodorini
400 ml di latte di cocco
1 manciata di spinacini freschi
la scorza di un limone
brodo vegetale q.b
olio extra vergine d'oliva

Per i pancakes:

un pezzo di porro da circa 2 cm
25 g di uovo
1 punta di bicarbonato
80 g di farina
sale
pepe
olio 
olio extra vergine d'oliva
sale


Ho iniziato eliminando la cartilagine e gli ossicini del pollo, quindi l'ho tagliato a cubi il più possibile regolari.
Ho sbucciato e tagliato la cipolla a pezzettoni, quindi ho sbucciato e tritato finemente lo zenzero.
In una grande casseruola ho messo a soffriggere lo zenzero, i peperoncini schiacciati e la cipolla. Dopo un paio di minuti ho aggiunto il pollo e l'ho fatto rosolare bene.
Una volta che i cubi di pollo risultavano bianchi (scottati) su tutti i lati ho aggiunto un po' di brodo caldo, ho abbassato la fiamma e ho messo il coperchio. Ho continuato ad aggiungere brodo quando era necessario.

Dopo circa 10 minuti ho aggiunto i broccoli lavati e tagliati a pezzi piuttosto grandi. 25 minuti circa dopo l'inizio della cottura ho aggiunto la carota e i peperoni. Dopo altri 5 minuti ho versato il latte di cocco nella casseruola e ho continuato la cottura.

Lo spezzatino deve cuocere un'ora circa, ma i tempi possono variare a seconda delle dimensioni dei cubi di pollo. A cottura quasi ultimata ho aggiunto i pomodorini tagliati a pezzettini, gli spinacini e la scorza grattuggiata di un limone. Ho aggiustato di sale e ho fatto riposare qualche minuto.

Per i pancakes ho lavato e affettato finemente il porro. Ho soffritto il porro con un goccio d'olio e ho messo a raffreddare. In una ciotola ho sbattuto l'uovo con la farina e ho aggiunto l'acqua piano piano, mescolando bene in modo da sciogliere i grumi. Ho aggiunto acqua fino ad ottenere una pastella piuttosto densa. Ho aggiunto i porri, sale e pepe.
Ho unto una padellina e con un cucchiaio ho versato un po' di impasto nella padella, creando dei mucchietti. Quando iniziavano a farsi le bolle in superficie, ho girato i pancakes e ho finito di cuocerli.


Con questa ricetta partecipo all'Mtc di gennaio:

mercoledì 27 marzo 2013

Fideuà con salsa all'avocado (Fideuà with avocado sauce)





Mi ritrovo immancabilmente ogni mese a dirvi perché ho postato poco, quindi questa volta evito e vi dico che questa ricetta vale davvero la pena!! Quindi, se avete da fare come me, prendetevi il tempo e provate la fideuà.
Tutti conosciamo la paella, ma forse non molti di voi hanno sentito parlare della fideuà. Si tratta di un piatto tipico spagnolo che, non vorei dire un'eresia, ha comunque qualcosa in comune con la paella. Si tratta infatti di cucinare diversi ingredienti nella stessa padella per poi unirli in un piatto gustosissimo. In questo caso però, l'ingrediente principale non è il riso bensì i fideus, formato di pasta simile a spaghetti molto corti e che possono essere tranquillamente sostituiti da spaghetti spezzati lunghi circa 2-3 cm.
Si narra che questo piatto sia nato nella cambusa di una nave, che solcava i mari lungo la costa catalana. Si tratta quindi di un piatto principalmente di pesce, ma nel tempo è stato rivisto e si sono diffuse versioni carnivore e vegetariane. Una particolarità della fideuà è che viene sempre accompagnata da una salsa, tipicamente l'aiolì.

Ormai lo sapete, quando si tratta di MTC tocca variare, quindi se volete la ricetta originale vi consiglio di leggervi il post di Mai, che vi svelerà tutti i segreti della fideuà tradizionale. Se volete gustare una versione alternativa ma comunque interessante invece, continuate a leggere! ;)

PS: foto orrende, ma ho scattato di sera e naturalmente proprio stasera non avevo né flash né cavalletto a portata di mano!





Ingredienti:

per la fideuà:

300 gr di spaghetti
2 seppie (circa 350 gr)
1 spicchio d'aglio
3 pomodori
100 gr di piselli surgelati
1 bustina di zafferano
peperocino

per il brodo:

circa 2 litri d'acqua
mezza cipolla bionda
1 carota
1 costa di sedano
un mazzetto di prezzemolo
sale grosso

per la salsa:

1 avocado maturo
mezzo peperone rosso
mezzo peperone verde
1 spicchio d'aglio
pepe
sale
succo di limone

Ho iniziato preparando il brodo: ho messo gli ingredienti (tranne il sale) nella pentola a pressione e ho fatto cuocere per circa mezz'ora dal fischio. Ho regolato di sale, ho lasciato raffreddare e ho filtrato.

Ho preparato la salsa: ho sbucciato l'avocado, ho rimosso il nocciolo, quindi ho messo la polpa nel mortaio. Ho ridotto a crema l'avocado, quindi ho aggiunto l'aglio e ho lavorato fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Ho lavato i peperoni e ho eliminato la parte bianca e i semi. Ho scaldato una padelle e vi ho appoggiato i peperoni dalla parte della pelle. Ho cotto finché la pelle non si è brucciacchiata, quindi ho messo i peperoni in un sacchetto da freezer e li ho fatti intiepidire. Ho tirato fuori i peperoni dal sacchetto e li ho pelati. Li ho tagliati finemente e li ho uniti alla salsa. Ho salato, pepato e ho aggiunto un po' di succo di limone.

Ho pulito le seppie e le ho tagliate ad anelli, quindi le ho messe da parte. Ho lessato i piselli, li ho scolati e li ho messi da parte. Nella stessa acqua ho sbollentato i pomodori, li ho pelati e tagliati finemente. Ho sbucciato e tritato uno spicchio d'aglio. Ho spezzato gli spaghetti in pezzi da 2-3 cm.

Ho scaldato un po' d'olio in padella, quindi vi ho messo gli spaghetti e li ho fatti tostare (devono diventare marroncini, ma non devono bruciare). Ho messo gli spaghetti da parte, ho aggiunto un po' d'olio e ho cotto le seppie, lasciandole comunque abbastanza croccanti. Ho messo da parte, al caldo, anche le seppie, quindi ho aggiunto nella padella un po' d'olio, l'aglio tritato e i pomodori. Ho fatto cuocere finché non si sono ben ben spappolati, quindi ho aggiunto di nuovo gli spaghetti. Ho aggiunto lo zafferano e il peperoncino (non esagerate o coprirà tutti gli altri sapori). Ho aggiunto brodo caldo, arrivando a filo della pasta. Ho continuato a cuocere, aggiungendo il brodo quando necessario. Quasi a fine cottura ho aggiunto i piselli e le seppie.

Ho servito la fideuà con la sua salsa.





Every month, I unfailingly find myself to say you why I posted so few, so this time avoid to do it and I say you that this recipe is worth! So, if you’re busy like me, take yourself the time and try the fideuà.

We all know the paella, but maybe many of you never heard about fideuà. It is a typical spanish dish, which, I don’t want to say an heresy, but has something in common with paella. Infact, it has to do with cooking different ingredients in the same fryingpan and putting them together in a tastefull dish. But i this case, the main ingredient isn’t rice, but the fideus, which is pasta’s format very similar to short spaghetti. You can obtain them, breaking some spaghetti in pieces of 2-3 cm of lenght.

The story goes that this dish was borned in the pantry of a ship, which was cutting trough watern next to the catalan coast. So it’s principally a fish dish, but in the course of time it has been revies and different carnivorous and vegetarian versions spread. A peculiarity of the fideuà is that it’s always matched with a sauce, tipically the aiolì.

You already know it, MTC involves to make changes, so if you want the original recipe I advise you to read the post of Mai, who will reveal you all the secrets of the traditional fideuà.  If you want to taste an alternative version, but even so interesting, continue to read! ;)

PS: the photos are horrible, but I shooted at night and obviously this evening I had neither the flash, nor the tripod!


 Ingredients:

for the fideuà:

300g of spaghetti
2 squids (more or less 350gr)
1 clove of garlic
3 tomatos
100g of frozen peas
1 sachet of saffron
chilly pepper


for the broth:

more or less 2l of water
half golden onion
1 carrot
1 rib of celery
1 nosegay of parsley
salt

for the sauce:

1 avocado
half red pepper
half green pepper
1 clove of garlic
pepper
salt
lemon juice


I began preparing the broth: I put all the ingredients ( aside from the salt) in the pressure cooker and cooked for more or less half an hour starting from the whistle.

 I prepared the sauce; I peeled the avocado, removed the stone, then I put the pulp in the mortar. I reduced the avocado in a cream, then I added the garlic and I kneaded it until I obtained a smooth and homogeneus mixture. I washed the peppers and removed the white part and the seeds. I warmed a fryingpan and put the peppers in it, placing them with the side of the peel on the bottom of the pan. I cooked the pepper until the peel got singed, so I put the peppers in a freezer’s bag and left them to cool. I took the peppers out of the bag and peeled them. I cut them finely and added them to the sauce. I salted, peppered and added a bith of lemon juice.

I cleaned out the squids and cut them in rings, then I put them aside. I stewed the peas, drained them and put them aside. I parboiled the tomatos in the same water, I peeled them and cut them finely. I peeled and chopped a clove of garlic. I broke the spaghetti in pieces of 2-3cm.

I warmed a bith of oil in the fryingpan, then I put the spaghetti in it and toast them (they have to become brown, but they’ve not to burn). I put the spaghetti aside, I added a bith of oil and cooked the squids, letting them rather crunchy. I put them aside, keeping them warm. I put a bith of oil, the garlic and the tomatos in the fryingpan. I cooked until the tomatos were squashed, then I added the spaghetti. I added the saffron and the chilly pepper ( do not exagerate or i twill cover the other tastes). I added the warm broth, at the same level of the spaghetti. I continued to cook, adding the broth when necessary. When it was almoust cooked, I added the peas and the squids.

I served the fideuà with its sauce.


Con questa ricetta partecipo all'MTC di marzo:



giovedì 8 novembre 2012

Panini da hamburger (Hamburger's bread rolls)




Dopo una lunga notte è stato eletto il nuovo (beh, mica tanto...) presidente degli Stati Uniti. Avrei voluto seguire tutto lo spoglio dei voti, ma a mezzanotte e dieci ero già a russare sul divano. Non ho più l'età...
Al di là dello schieramento politico, devo dire che elezioni americane mi emozionano sempre. E' un modo completamente diverso di fare politica rispetto all'Italia: si coinvolge tutta la famiglia, ci si mette passione e benché si festeggi in grandi spazi in cui sventolano bandiere colorate, c'è una grande sobrietà, discrezione. Forse è solo apparenza ma in questi momenti provo una grande invidia per quell'ambiente.
In generale non ho mai avuto il sogno americano, non sono di quelle che sogna di andare in America fin da piccola, e a dirla tutta non ci abiterei mai. Tuttavia negli ultimi anni il mio interesse per questo paese è molto cresciuto e confesso che prima o poi un bel viaggio oltreoceano voglio farmelo.
Ho rivalutato anche la cucina: mi sono liberata dai preconcetti sulla cultura gastronomica statunitense e ora vorrei saperne sempre di più.
Per ora l'unico libro di cucina americana che ho è "Buon appetito America!" di Laurel Evans. Costa 25 euro e sono soldi davvero ben spesi. A me è piaciuto tantissimo, le ricette sono intervallate da racconti e le foto sono molto belle, vere.
E' proprio da questo libro che ho preso la ricetta che faccio sempre per i panini da hamburger. Ultimamente infatti, io e il mio ragazzo preferiamo prepararci gli hamburger a casa, piuttosto che prenderli al fast food. I nostri sono molto più succulenti, sani ed economici!
Ci divertiamo a prepararli assieme e provare sempre qualche nuova combinazione. Sia i panini che gli hamburger sono facili da preparare e credetemi: ne vale veramente la pena!
Vi lascio alla ricetta dei panini e sotto troverete qualche consiglio per farcirli! Baci


Ingredienti (per 6 panini):

170 ml di acqua tiepida
30 gr di burro morbido
1 uovo
455 gr di farina 0
50 gr di zucchero
1 cucchiaino di sale
7 gr di lievito disidratato


Ho messo insieme tutti gli ingredienti e ho impastato fino ad ottenere un impasto liscio. Ho messo a lievitare per circa un'ora e mezza. Ho diviso l'impasto in 6 parti e ho formato 6 panini, schiacciandoli un po'. Ho lasciato a lievitare per un'altra ora. Ho cotto per circa un quarto d'ora a 190°, forno statico.

Se volete farcire i panini ecco cosa vi serve (dosi per 4 panini):

420 gr di macinato di bovino
2 foglie di lattuga
8 fette di edamer
pancetta in fette
aglio in polvere
sale, pepe
salse
Ho condito la carne macinata con sale, pepe e aglio in polvere. Ho creato quattro hamburger della stessa dimensione. Ho cotto la pancetta in una padella rovente e l'ho messa da parte. Nella stessa padella ho messo gli hamburger, li ho fatti cuocere da un lato, quindi li ho girati. Una volta girati, ho appoggiato due fettine sottili di formaggio sull'hamburger. Una volta cotti, li ho messi da parte. Ho tagliato i panini in due e li ho appoggiati sulla piastra. Ho messo un po' di salsa su ogni fetta di pane, ho appoggiato sul pane gli hamburger, ho aggiunto la pancetta e la lattuga tagliata e ho richiuso.
Se vi piace la salsa del famoso Big Mac potete ottenerne una molto simile mischiando insieme un po' di cipolla rossa tritata, maionese e succo di limone. 




After a long night the new (well, not really…) president of the Usa has been elected. I would have wanted to follow the count of votes, but at ten past midnight I was already snoring on the sofa. I’m grown out…
Beyond the alygnment, I have to say that american elections are always able to emotion me. It’s really a different way to play politics compared to Italy: the whole family is involved, they are passionate and although the celebrations take palce in big spaces, where many flags wave, there is much sobriety, tact
In general I’ve never had the american dream, I’m noto ne of those who dream to travel to America since I was a child, and in very truth I would never live there. However, in the last years my interest for this country has grown very much and I confess that I would like to far acrosst the Atlantic sooner or later.
I reappraised the cooking too: I freed myself from preconceptions on american gastronomic cultureand now I would like to know more about it.
Currently I ony have one book about american cooking: “ Buon appetito America” of Lauren Evans. It costs 25 euros and it values every euro. I loved it, the recipes are broken up by stories and the pictures are beautiful, real.
It’s just from this book that I took the recipe that I always use to prepare hamburger’s bread. Recently, my boyfriend and me, prefer to prepare the hamburger at home, instead of taking them in fastfood. Ours are much more tasty, healthy and cheap!
We enjoy ourself to prepare them together and to try always a new combination. Both bread and hamburgers are easy to prepare and believe me: it’s worth one’s while.
I leave you to the recipe of the bread and beneath you will find some advices to fill them.

Ingredients (makes 6):

170ml of lukewarm water
30g of melted butter
1 egg
455g of all-purpose flour
50g of white sugar
1 teaspoon of salt
7g of dried brewer’s yeast

I put all the ingredients together and kneaded until I obtain a smooth pastry. I left it to rise for one hour and half. I divided the pastry in 6 parts and formed 6 bread rolls, squashing them a little bith. I left them to rise for an hour. I baked them for more or less 15 minutes in static oven at 190°.

If you want to fill bread rolls, that’s what you need (makes 4):

420g of mince beef
2 lettuce leaves
8 Edamer or cheddar slices
Bacon slices
Dried garlic
Salt, pepper
sauces

I spiced the meat with salt, pepper and garlic. I formed four hamburger of the same size. I cooked the bacon in a hot fryingpan and put ita side. I put the hamburger in the same pan, I cooked them on one hand, then I turned them. I put two slices of cheese on each hamburger. When they where cooked, I put them aside. I cut the bread rolls in two part and put them on the pan. I put a bith of sauce on each slice of bread, I put hamburgers on the, and added bacon and lettuce.

If you like the famous sauce of Big Mac you can do a similar one, mixing together a bith of red chopped onion, mayonnaise and lemon juice.

mercoledì 24 ottobre 2012

Sushi fatto in casa (Homemade sushi!)

Tantissime cosa da fare e così poco tempo!

Sabato partirò alla volta di Torino: mi aspettano i miei parenti e un weekend speciale in compagnia del mio ragazzo. La metà principale sarà lui: il Salone del Gusto!

Sono anni che vorrei andare, ma per un motivo o per l'altro salta sempre tutto. Sta volta sono più agguerrita che mai e non vedo l'ora! Oltretutto, se la cosa sarà fattibile, conoscerò di persona alcune amiche blogger.

Naturalmente mi ritroverò a fare la valigia all'ultimo, devo ancora stampare un po' di biglietti da visita e in più devo vedere come organizzarmi per raccontarvi al meglio quest'esperienza. L'unica cosa sicura è che potrete seguire il tutto in diretta su twitter e facebook.

Il vero problema è che in questo periodo la macchina fotografica ha qualche acciacco e quindi non so se potrò portarmela dietro, vedremo. Mi sento un po' orfana senza la mia reflex, ma bisogna arrangiarsi e difatti la ricetta che vi propongo oggi è stata interamente ritratta con uno smartphone.

Per compensare la scarsa qualità delle foto però, vi offro un passo passo per imparare a preparare uno dei cibi più di moda al momento: il sushi.

Vi ricordo che il pesce dev'essere trattato corrrettamente prima di essere consumato crudo, vi invito quindi a vedere le indicazioni che avevo dato qui.

Non ho la pretesa di presentarvi il vero sushi, che purtroppo non ho ancora avuto l'occasione di assaggiare. La ricetta è frutto della mia personale sperimentazione e combinazione di ricette varie. Il sapore è quello del sushi che mangio al risorante. Per il ripieno potete tranquillamente seguire i vostri gusti e modificarlo a piacimento.


Ingredienti:

300 gr di riso per sushi
420 gr di acqua
60 gr di aceto di riso (potete sostituirlo con l'aceto di mele, ma non avrà lo stesso sapore)
mezzo cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero
fogli di alga nori
mezzo avocado
un trancio di salmone
philadelphia




1) Ho preparato il riso come spiegato in questo post.







2) Ho pelato e tagliato a fettine l'avocado.






3) Con un coltello ben affilato ho eliminato la pelle del salmone e l'ho tagliato a fettine eliminando eventuali lische con la pinzetta.



4) Per aiutarvi a creare i rotoli avrete bisogno di una stuoietta in bambù, che potete sostituire con una tovaglietta della colazione come vedete in foto. Ho coperto la tovaglietta con un po' di pellicola alimentare. Ho preso un foglio di alga nori e l'ho messo sulla pellicola.



5) Dopo essermi bagnata le mani, ho preso un po' di riso e l'ho distribuito sull'alga. Ho lasciato libero una piccola striscia di alga, che ho comunque bagnato con le dita.



6) Ho messo i vari ingredienti dalla parte oppposta.






7) Ho preso la tovaglietta con i pollici e, tenendo le dita davanti al ripieno in modo che non cadesse, ho arrotolato una prima volta il tutto e ho pressato bene. La tovaglietta serve per darvi un aiuto in questa operazione. Ho proceduto nello stesso modo una seconda volta, premendo bene.
Una volta creato il rotolo, l'ho messo in frigo mentre preparavo gli altri.



8) Alla fine ho tagliato i rotoli in pezzettini, avendo cura di bagnare più volte il coltello.
Ho servito con wasabi, salsa di soia e zenzero in salamoia.


So little time and so much things to do!

On Saturday I will leave bound for Turin: my parents and a wonderfull weekend with my boyfriend are waiting for me! The principal destination is the Salone del Gusto (litterally the Fair of Taste)!

It's a lot of time that I would like to visit this fair, but there is always a problem that prevents it to me. This time I'm ready and I can hardly wait! Moreover, if it will be possibile, I will meet other friendly bloggers.

Of course, I will find myself to pack my bag at the last minute, I already have to print my cards and I have to organize myslef to tell you about this experience in the best way. The only thing that is shure is that you will be able to follow me live thruogh facebook and twitter.

The real problem is that my camera is recently full of aches and pains and I don't know if I will be able to bring it with me, will see. I feel a bith orfan without my reflex but is necessary to manage, infact the today's recipe is wholly portrayed with a smartphone.

To balance the bad quality of the pictures, I offer you a step to step to learn how to prepare one of the coolest dishes of the moment: sushi.

I remember you that the fish has to be processed correctly, before beeing consumed raw, therefor I invite you to read what I wrote here (please use translator for it).

I don't claim to present the orginal recipe of sushi, which I never tasted. The recipe is the result of my personal experimentation and combination of different recipes. The taste is that of the sushi I eat in restaurant. For the filling, you can follow your taste and modify it like you prefer.

Ingredients: 

300g of sushi rice
240g of water
60g of rice vinegar (you can use apple vinegar too, but it hasn't the same taste)
half tablespoon of salt
1 tablespoon of white sugar
Nori leaves
half avocado
a steak of salmon
philadelphia (fresh cream cheese)

PLEASE: look at the numbers to understand which picture you have to watch.

1) I prepared the rice in the way I explained in this post.

2) I peeled the avocado and cut it in slices.

3) Using a sharp knife, I removed the skin of the salmon and cut it in slices. I used a tweezers to remove possible bones.

4) You will need a sushi bamboo mat, but you can replace it with a table mat like the one you see in the picture. I covered the mat with a bith of film. I took a leaf of Nori and put it on film.

5) After having wet my hands with a bith of water, I took a bith of rice and spread it on the Nori. I left clear only a small strip of Nori, which I wet of water with my fingers.

6)I put the different ingredients on the opposite side.

7) I took the mat with my thumbs and, holding the finger in front of the filling to avoid its fall, I rolled all for the first time and I pressed well. The mat helps you in this operation. I went on a second time in the same way, pressing well.
After having created the roll, I put it in the fridge while I was preparing the others.

8) At the end I cut the rolls in pieces, beeing careful to wet the knife again and again.
I served with wasabi paste, soy sauce and ginger in brine.

giovedì 28 giugno 2012

Scaloppina di branzino al cocco e citronella (Escalope of sea-bass with coconut and lemongrass)



Non pensavo che questa volta ce l'avrei fatta a partecipare. E' un secolo che non posto e purtroppo è successo contro la mia volontà. Gli esami all'università mi hanno tenuta lontana dai fornelli e dal blog e in più mia sorella è stata operata da poco. Insomma: zero tempo! Se poi contate che con questo caldo il massimo che si mangia è un'insalata... :)

E però, però...l'MTC ha colpito ancora e alla fine ieri sera mi sono messa a scaloppare, in modo, permettetemelo, decisamente originale! Ho optato innanzitutto per il pesce piuttosto che per la carne e ho interpretato la scaloppina in chiave orientale, sebbene apprezzabile anche dai palati più tradizionali!
Non fatevi spaventare dal latte di cocco pensando al sapore dei biscotti fatti con la farina di cocco, si tratta di una nota molto molto delicata, che dona sapidità e cremosità al piatto. Il tutto viene contrastato dalla nota acida della citronella, che ha però un sapore più delicato del limone. La cremina si abbina benissimo non solo al branzino ma anche ad altri pesci dalle carni bianche come per esempio l'orata, perché non né copre il sapore delicato, ma anzi lo esalta in pieno.
Se poi proprio non vi piace, almeno terrete lontane le zanzare per la notte grazie all'alito alla citronella! :D

Grazie ad Elisa per la precisa spiegazione sui fondi da usare!







Ingredienti (per 3 persone):

3 branzini eviscerati
farina di riso
1 spicchio d'aglio
2 stecche di citronella
mezzo bicchiere di vino bianco
200 ml di latte di cocco
sale
burro chiarificato
160 di riso basmati

Dai branzini ho ricavato 6 filetti. Ho tolto le spine rimaste con l'apposita pinzetta, quindi ho tagliato ogni filetto in due parti. Ho messo ogni pezzo di pesce fra due fogli di carta forno e con un pestacarne li ho resi tutti alti uguali più o meno.

In un sacchetto da surgelati ho messo un po' di farina di riso, ci ho messo dentro un filetto alla volta e ho infarinato il pesce. Questo metodo permette di infarinare il cibo uniformemente e di non sporcare troppo.

Ho sbucciato l'aglio e l'ho tagliato a pezzetti. Ho lavato e tagliato la citronella a pezzi di circa 1-2 cm. In una padella ho messo un po' di burro chiarificato, quindi ho aggiunto l'aglio e la citronella. Ho messo i pezzi di pesce in padella e li ho cotti molto velocemente da entrambe le parti.

Ho messo il pesce da parte quindi ho deglassato, aggiungendo il vino bianco al fondo di cottura. Ho aggiunto anche il latte di cocco (il mio fondo di cucina) e ancora un pezzettino di burro chiarificato. Ho salato e ho fatto rapprendere per qualche minuto.

Nel frattempo ho fatto bollire un po' di acqua salata, e ho cotto il riso basmati.

In ogni piatto ho adagiato 4 pezzi di pesce e ho condito con la salsa filtrata. Ho creato una cupoletta di riso aiutandomi con una coppetta e ho servito.




Ingredients (serves 3):

3 sea-basses
rice flour
1 clove of garlic
2 lemongrass sticks
half glass of white wine
200ml of coconut milk
salt
clarified butter
160g of basmati rice

I obtained 6 filetts out of the sea-basses. I boned them with the special tweezers, then I cut every fillet in 2 parts. I put every fillet between 2 pieces of baking paper and made them more or less of the same tickness.

I put a bit of rice flour in ha freezer bag and put one piece of fish by one in it and floured the fish. This method allows to flour the food equally and avoiding to dirty too much.

I peeled the garlic and cut them in piesces. I washed and cut the lemongrass in pieces of 2-3cm. I put a bit of clarified butter in a fryingpan, then I added the garlic and the lemongrass. I put the fish in the pan and cooked them shortly astride.

I put the fish aside, then I deglazed adding the white wine. I added the coconut milk and a little piece of clarified butter. I salted and left it to thicken for few minutes.

In he mean time I boiled a bit of salted water and cooked the basmati rice.

I every plate I put 4 pieces of fish and dressed with the strained sauce. I created a rice dome, helping myself with a small cup and served.


Con questa ricetta partecipo all'mtc di giugno:


lunedì 19 marzo 2012

Sushi sì,ma cotto!

sushicotto

Fosse per me mangerei sushi anche a colazione: ho una vera passione per quegli adorabili rotolini di riso e pesce crudo! Mi piaceva già prima che partisse la moda qui in Italia, quando per mangiare giapponese dovevo farmi i km e andare fino a Verona o andare proprio all'estero.
Oggi per fortuna il sushi si trova un po' dappertutto, anche se personalmente sono molto attenta al locale in cui vado a mangiarlo. Non è tanto per il gusto in sè, ma per una questione di sicurezza. Tutti saprete che il pesce crudo, se non trattato adeguatamente, può essere molto pericoloso! Al di là della possibilità che ci rifilino pesce avariato, bisogna stare molto attenti all'anisakys (si scriverà così?boh): un parassita che si annida nel pesce e vi depone le proprie uova. Nella maggior parte dei casi, ingerendo pesce "infetto" si sta semplicemente male (dissenteria, vomito ecc), ma in alcuni casi è addirittura necessario asportare parti di stomaco/intestino.
Ok, lo so, non è carino raccontarvi queste cose ma è bene che tutti sappiano queste cose. Purtroppo spesso leggo cose errate su internet e credo che un consumatore più informato sia un consumatore migliore: ne va della nostra salute! Badate bene che questo discorso non vale solo per il pesce da sushi ma anche per il pesce utilizzato per tartare varie che vengono servite nei ristoranti italiani.
Come si elimina il pericolo dell'anisakys? Semplicemente cuocendo il pesce, oppure, se si vuole consumarlo crudo, il pesce deve subire un processo di abbattimento della temperatura. Il pesce dev'essere congelato a -20° per almeno 24h: ciò è possibile grazie all'abbattitore. Il fatto che il pesce debba essere freschissimo è una grande cavolata! Diffidate di chi vuole servirvi pesce fresco crudo!
Come fare a casa? Beh innanzitutto pensateci bene, si tratta comunque di un rischio, quindi se volete gustarvi la tartare o il sushi evitate almeno di darlo ai bambini. Dopo di che assicuratevi che il pesce che comprate non sia decongelato, quindi mettetelo in congelatore per almeno 48h.

Io oggi voglio proporvi un'alternativa al sushi col pesce crudo, che è sicuramente molto diversa dall'originale ma comunque molto buona, può piacere anche ai più diffidenti e si conserva meglio. Infatti questo sushi me lo sono preparata come pranzo al sacco e me lo sono portata in università. Vi assicuro che è buonissimo e potendolo preparare la sera prima non avete problemi! Che sushi è? Con pesce cotto! Seguite la mia descrizione e non sbaglierete :)

PS: gli ingredienti che ho utilizzato potete trovarli facilmente in un negozio che vende prodotti asiatici ma non avrete troppe difficoltà a trovarli anche in un supermercato un po' fornito.


sushi cotto

Ingredienti (per 10 pezzi belli grandi):

1 filetto di trota salmonata (ma potete sostituirlo, ad esempio, con del salmone)
150 gr di riso da sushi (è necessario usare quetso tipo di riso, altrimenti non vi si incollerà come deve)
30 gr di aceto di riso (oppure di aceto di mele)
mezzo cucchiaio di zucchero
1 quarto di cucchiaio di sale
2 fogli di alga nori
salsa di soia
wasabi (pasta di rafano verde)
aglio in polvere
olio di semi

Ho messo un po' di olio in padella, l'ho scaldato, quindi ho cotto la trota. Una volta cotta l'ho spinata e l'ho ridotta a pezzi piccolissimi. In una ciotola ho mischiato la salsa di soia, il wasabi e un po' di aglio in polvere. Per le dosi andate a gusto. Ho condito la trota con questo mix.
Ho sciacquato il riso in una ciotola più volte, finché l'acqua non è risultata limpida. Ho scolato il riso e l'ho lasciato riposare per 30 minuti. Ho messo il riso in una pentola con 210 gr di acqua e ho messo a scaldare a fuoco medio. Una volta raggiunto il bollore, ho alzato la fiamma e ho fatto cuocere per un minuto, quindi ho ridotto al minimo e ho lasciato cuocere ancora circa 9 minuti. Ho notato però che i tempi di cottura variano molto in un funzione del riso utilizzato quindi regolatevi un po' anche voi. Una volta cotto, ho trasferito il riso in una pirofila e ho lasciato raffreddare un po'.
In un pentolino ho unito il sale, lo zucchero e l'aceto di riso. Ho messo sul fuoco e ho fatto scaldare, senza far raggiungere il bollore. Ho fatto sciogliere bene il sale e lo zucchero, quindi ho messo a raffreddare.
Ho condito il riso con il liquido e ho mescolato bene.
Ho appoggiato un foglio di alga nori su una stuoietta di bamboo. Mi sono bagnata le mani in un piatto di acqua, quindi ho distribuito metà del riso sull'alga, appiatendolo bene con le mani e lasciando i bordi un po' liberi. Ho distribuito la trota sulla prima parte del riso, dal mio lato. Aiutandomi con la stuoietta ho arrotolato l'alga con il suo ripieno, ottenendo così un cilindro.
Ho realizzato con lo stesso procedimento anche un secondo rotolo. Li ho messi a riposare, coperti, in frigo.
La mattina dopo ho bagnato un coltello a lama liscia e ho tagliato il rotolo in tanti tocchetti (5 per ogni rotolo).  Ho accompagnato i rotolini con dello zenzero in salamoia, che è buonissimo, aiuta a pulire il palato e a digerire!



Ingredients (makes 10):

1 fillet of salmon trout (but you can replace it with other fishes, like salmon)
150g of sushi rice (it is necessary to use this type of rice, otherwhise it will not work)
30g of rice vinegar (or apple vinegar)
half tablespoon of white sugar
a quarter of a tablespoon of salt
2 leaves of nori seaweed
soy sauce to taste
wasabi  (green horseradish paste) to taste
garlic powder to taste
seed oil


I put a bit of oil in a fryingpan and I cooked the fish. I boned the trout, then I cut it in small pieces. In a bowl I stirred the soy sauce, garlic powder and wasabi. I dressed the trout with this seasoning.
I rinsed the rice many times, until the water resulted clear. I drained the rice and I left it to stand for 30 minutes. I put the rice in a saucepan with 210g of water and cooked over medium heat. When the water reached the boil,


Con questa ricetta partecipo al contest di profumo di Sicilia "Il giro del mondo in 80 e più ricette, cucina etnica per tutti i palati" in collaborazione con Tec Al(naturalmente la mia ricetta proviene dal Giappone):


mercoledì 4 agosto 2010

Pesce spada all'indiana con riso pilaf profumato


Capita che girando su internet ci si imbatta nella descrizione di un piatto mooolto interessante, capita poi che si trovi la ricetta e che si comprino tutti gli ingredienti necessari. Capità però che si rilegga la ricetta e non convinca del tutto, pesi molto strani, poca voglia di "creare" certi ingredienti ecc Ecco che nasce una ricetta "ispirata" ma stravolta rispetto a quella originale, dai profumi intensi e dalla capacità di catturarti. Così nasce la ricetta di questo pesce spada che è riuscito a sorprendermi. E' un sapore molto speziato e piuttosto piccante, ma il riso pilaf sta li apposta no? :) Sicuramente è un modo inusuale per mangiare il pesce spada ma se vi capita di provare questa ricetta vi assicuro che non rimarrete delusi, chiaramente a condizioni che amiate il genere :)

Ingredienti per il pesce (per 4 persone):

800 gr di pesce spada (già pulito)
1 yogurt bianco naturale da 125 gr
2 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di peperoncino (vado a occhio perché non ho usato il cucchiaio, voi comunque seguite il vostro gusto)
3 gr di curcuma
2 gr di semi di cumino
1 cucchiaio di coriandolo ( anche qui vado a occhio, oltretutto ho usato i frutti quindi ho abbondato, ma danno fastidio sotto i denti. la prossima volta userò quello in polvere diminuendo le dosi)
1 cucchiaino di sale
13 gr di aglio
60 gr di cipolla
burro

Per il riso (per 3 persone):

250 gr di riso basmati
550 ml di acqua
1 anice stellato
1 stecca di cannella
sale


Ho tagliato a pezzetti regolari il pesce spada. Ho tritato la cipolla e l'ho soffritta con una noce di burro in un pentolino. Ho messo la cipolla in una crande ciotola e nello stesso pentolino ho soffritto l'aglio lasciandolo intero. Una volta cotto ho schiacciato grossolonamente l'aglio e l'ho aggiunto la cipolla. Nella stessa ciotola ho aggiunto lo yogurt, la curcuma, il peperoncino, il coriandolo, il sale, il cumino e l'olio. Infine ho aggiunto il pesce spada, ho mescolato bene e ho messo a riposare in frigo 2-3 ore coprendo bene con della pellicola.
Al momento di cuocere ho scaldato una padella con un po' di olio di semi e poca poca acqua e ho aggiunto il pesce. Ho lasciato prima la fiamma alta, poi ho abbassato fino a cottura ultimata.
Nel frattempo ho preparato il riso facendo bollire l'acqua con l'anice, la cannella e un po' di sale. Al bollore ho aggiunto il riso e ho coperto fino a cottura ultimata, girando di tanto in tanto per non far attaccare tutto.
Ho servito insieme riso e pesce e...gnam!

Con questa ricetta partecipo a:

venerdì 16 aprile 2010

Straccetti di tacchino glassati alle due soie su crema di piselli al dragoncello




Nome lunghissimo ma preparazione relativamente veloce per questo piatto nato per caso ma veramente squisito :) Sapori speziati e orientali ma non eccessivamente forti, possono piacere un po' a tutti. Se vi piacciono i sapori più decisi potete aumentare un po' la salsa e mantenere le stesse dosi di tacchino ma secondo me così va più che bene. Ho usato ingredienti che si possono facilmente trovare nei supermercati e quindi non esiste l'inconveniente che spesso si presenta quando si vuole tentare di fare una ricetta etnica: l'impossibilità o quasi di trovare gli ingredienti.
Se provate questa ricettina fatemi sapere se vi è piaciuta!


Ingredienti (per 2 persone mangione):

Per il tacchino:
340 gr di tacchino
3 cucchiai d'olio di semi
1 cucchiaio scarso di salsa di soia dolce
1 cucchiaio abbondante di salsa di soia salata
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini abbondanti di curry piccante

Per la crema:
1 pezzetto di cipolla
1 cucchiaio di olio
200 gr circa di piselli surgelati
un po' di brodo vegetale
un pizzico di dragoncello

In una ciotola ho fatto la marinatura con le due salse di soia, 2 cucchiai d'olio, il curry e l'aglio tritato. Ho tagliato a pezzetti il tacchino cercando di mantenere una misura regolare. Ho mischiato il tacchino con la marniatura, ho coperto la ciotola con della pellicola e ho messo ad insaporire in frigo.
Nel frattempo ho tritato la cipolla e l'ho messa in un pentolino con l'olio. Ho preso i piselli surgelati e li ho messi nella pentola. Voi magari evitate di fare come me che ho fatto esplodere la busta e mi sono ritrovata i piselli per tutta la cucina. Comunque, ho aggiunto un po' di brodo e ho messo a cuocere. Una volta cotti ho aggiunto il dragoncello e ho frullato col minipimer, aggiustando con un po' d'acqua per ragiungere la giusta consistenza e regolando di sale.
Ho scaldato 1 cucchiaio di olio in una padella e vi ho aggiunto il tacchino. Ho cotto prima a fuoco alto e poi a fuoco un po' più basso.
Ho distribuito la crema di piselli sul piatto e vi ho adagiato sopra il tacchino.
Buon appetito! :)

Con questa ricetta partecipo a:

sabato 13 marzo 2010

Moussaka leggera

La moussaka è uno di quei piatti che ti stendono, nel vero senso della parola! E' una delle cose più buone che abbia mai mangiato ma è pesantissimo! L'ho mangiata diverse volte in Grecia e nonostante le temperature estive ne è valsa veramente la pena. Appena ho visto questa versione leggera della moussaka mi si sono illuminati gli occhi, anche se come al solito ho modificato la ricetta. Mi scuso per le foto pessime ma la luce era quasi inesistente e mi si è scaricata la batteria dopo due foto...vi assicuro che comunque è buonissima!



Igredienti (per 6 persone mangione):
circa 370 gr di melanzane grigliate (io ho usato quelle surgelate)
900 gr di carne macinata di vitello
3 cipolle grandi
2 cucchiaini di aglio tritato
2 scatole di polpa di pomodoro
basilico
450 gr di yogurt greco
4 uova
150 gr di formaggio di capra cremoso
parmigiano
sale e pepe

Ho messo la carne in una padella e l'ho fatta andare 5 minuti. Ho aggiunto aglio e cipolle tritati finemente e ho fatto cuocere ancora 5 minuti. Ho aggiunto il pomodoro, sale, pepe e basilico. Ho continuato a far andare fino a cottura ultimata. Ho scongelato le melanzane e ne ho messo una parte sul fondo di una teglia. Ho aggiunto la carne sopra le melanzane. Ho mescolato con una frusta lo yogurt, il formaggio di capra, il sale, il pepe e le uova. Ora si devono aggiungere le melanzane sopra la carne e poi il composto di yogurt, io mi sono sbagliata e per questo si vede uno strato di melanzane in cima a tutto :) In ogni caso non è un gran problema. Sopra il composto va comunque il parmigiano.
Ho messo in forno 180° per circa 45 minuti.
Devo dire che il giorno dopo era ancora meglio, i sapori si erano ammalgamati per bene.

martedì 16 febbraio 2010

involtini orientali con porro e gamberi


Non so voi ma io adoro la cucina fusion, anche perché è oggettivamente più realizzabile vista la carenza di tanti ingredienti indispensabili per la cucina orientale. Inoltre questa cucina conserva l'amore per i dettagli e l'aspetto del piatto che è formidabile. Ecco perché quando ho visto questi involtini sul blog "assiettes gourmande" non ho potuto resistere! Mi sembra carino postarvi questa ricetta visto che non tutti capiscono il francese e come al solito ho apportato alcune modifiche!
Ingredienti per circa 9 involtini:
1 porro
4 cucchiai abbondanti di formaggio di capra fresco (non i caprini eh! sa un po' di philadelphia)
2-3 pugni di gamberi congelati
1 scalogno
salsa di soya
olio
wawsabi
semi di sesamo neri

Innanzitutto ho pulito il porro, separato i gambi (o le foglie?) e lavato ognuno di essi per bene. Ho poi messo i gambi a sbollentare 4-5 minuti in acqua salata. Le ho levate dall'acqua e messe sotto l'acqua fredda per faremare la cottura, poi le ho messe, distese, ad asciugare fra due strofinacci. Nel frattempo ho sbollentato anche i gamberi gettandoli in acqua bollente da congelati. Ho tagliato i gamberi a piccoli pezzettini e li ho mischiati col formaggio di capra e lo scalogno tritato. Ho preso un gambo di porro e ho messo un po' di composto sul lato bianco. ho arrotolato il gambo e eliminato la parte verde troppo dura. Infine ho messo un po' di semi di sesamo da entrambi i lati dell'involtino. Ho poi preparato una salsa (che nelle foto non si vede) con olio, salsa di soia e wasabi (occhio con quest ultimo!!!).