Nessuna foto grandiosa, neanche una per mostrarvi il prima e il dopo, perché in effetti è stato un puro e semplice esperimento. Ma siccome questo esperimento è riuscito non bene, benissimo, e Natale e Capodanno si avvicinano, io la ricetta del salmone affumicato fatto in casa ve la voglio dare.
Non vi servirà un affumicatore, ve lo assicuro, e non sarà nemmeno una di quelle ricette per ottenere qualcosa di buono ma molto lontano dall'originale.
Ma perché preparare il salmone affumicato a casa?
Certamente andare al banco frigo e comprarlo già affettato è molto comodo, ma secondo me farlo in casa è mooooolto meglio, ecco perché:
Il pesce lo scegliete voi. Potete andare dalla vostra pescheria di fiducia e decidere quale salmone desiderate, può sembrare un fattore trascurabile ma non lo è.
Costa molto meno, a fronte di una qualità migliore. Il sapore affumicato è lo stesso di quello a cui siete abituati ma la carne rimane bella compatta e potete scegliere lo spessore del taglio. Non vi succederà insomma, che vi si spappoli tutto quando cercate di separare le fettine. Gli ingredienti non sono molto costosi e confrontando la quantità ottenuta, spenderete meno che a comprare il salmone già pronto in busta.
La soddisfazione. Non solo sorprenderete i vostri commensali, ma vi assicuro che rimarrete stupefatti anche voi per il risultato ottenuto (con il minimo sforzo!!!).
A cosa è importante stare attenti?
Come la maggior parte di voi saprà, il salmone affumicato è crudo. Il mix di zucchero e sale, eliminando parte dei liquidi contenuti nel pesce, contribuisce a conservarlo più a lungo ma la carne non viene in alcun modo cotta. Ciò comporta che si possa andare in contro a quelli che sono i rischi legati al consumo di pesce crudo, primo fra tutti l'anisakis.
Mi spiace veramente molto, leggere spesso ricette sul web, libri e riviste, che implichino l'uso di pesce crudo e in cui manca qualsiasi indicazione riguardo il corretto consumo di questo genere di alimento. L'anisakis è tanto pericoloso quanto semplice da eliminare.
Prima di consumare qualsiasi genere di pesce a crudo, è bene che esso subisca un processo di abbattimento della temperatura, che fa fuori l'anisakis. Vi consiglio di effettuare una piccola ricerca su internet per maggiori informazioni. Io comunque prima di consumare pesce crudo lo metto in freezer per 3 giorni.
Qual'è il trucco?
Come fa il salmone a sapere di affumicato senza dare fuoco alla cucina? Il trucco sta tutto nel tè. Sì, ho detto proprio tè, sto parlando in particolare del Pu Erh. Si tratta di un tè nero semifermentato che ha un forte sapore affumicato e che secondo me è molto versatile in cucina. Io l'ho acquistato da Peter's Tea House, ma forse potete trovarlo anche altrove.
Dopo questa lunghissima presentazione, vi lascio alla ricetta che è molto molto semplice. Ringrazio Stefania, che è stato il mio punto di riferimento per ottenere questo risultato di cui vado molto orgogliosa.
Ingredienti:
1 trancio di salmone fresco senza spine
250 g di sale
50 g di zucchero
25 g di tè nero Pu Ehr
un po' di latte
Ho congelato il salmone per 3 giorni. Ho scongelato il salmone in frigo, quindi ho eliminato eventuali piccole spine residue con l'apposita pinzetta.
In una ciotola ho mischiato lo zucchero, il sale e il tè. Ho asciugato il salmone con un po' di carta da cucina. Ho preso una ciotola e ho messo un po' di mix di sale sul fondo. Vi ho adagiato sopra il salmone e ho coperto con il resto del mix.
E' molto importante che il pesce sia completamento coperto, nessuna parte dev'essere esposta all'aria.
Ho coperto con della pellicola e ho messo in frigo per 36 ore.
Trascorso il tempo necessario, ho sciacquato bene il salmone sotto l'acqua e l'ho messo a mollo in un po' di latte per un'oretta, per farlo ammorbidire.
Ho asciugato il salmone e l'ho affettato finemente con un coltello da pesce.
Potete mangiare il salmone da solo, usarlo per qualche ricetta elaborata o gustarlo, come ho fatto io, sui crostini imburrati. :)
Buon appetito!!