mercoledì 15 giugno 2011

Kaki-age di mele con crema alla vaniglia e zenzero

Kaki-age di mele
Kaki-age di mele
Kaki-age di mele
Questa è la storia di un incontro, anzi di più incontri: è la storia di amore fra l'acidulo Smith e la dolce Pink lady, che si incotrarono a metà fra Alto Adige e Giappone. No non sono impazzita ma devo dire che questo piatto rappresenta davvero l'unione di tanti luoghi e sapori, che però si uniscono in modo sorprendentemente perfetto.
Fino ad ora ho spesso pensato di partecipare all'Mt challenge organizzato da menu turistico ma alla fine lasciavo sempre perdere, non so perché. Quando però ho visto la ricetta scelta per giugno non ho potuto resistere e ho deciso di dare anche il mio contributo: di fronte al kaki-age, la tempura delle casalinghe giapponesi mi sono dovuta mettere all'opera.
La mia casa natale non poteva che ispirarmi: qui i dolci di mele, fra i quali anche le frittelle di mele sono un must. Volevo però dare un tocco che ricordasse l'oriente: ecco che spuntano semi di sesamo e zenzero. Infine ho dovuto scegliere le mele giuste: ecco in che modo centra l'Australia. Infatti la mela Granny Smit e la Pink Lady sono di origini australiane.
C'è da dire che questa ricetta è stata una vera sfida per diverse ragioni. Innanzitutto sono riuscita ad affrontare la chimera del caramello: non mi era mai e dico mai riuscito e quindi sono felicissima che questa volta sia venuto bene. Anche la frittura devo dire che non è il mio forte, più che altro perché non friggo mai e quindi non ho molto la mano: difatti mi sono bruciata con l'olio bollente ma le macchioline andranno ad unirsi alle altre bruciature che ho in giro causate da forni, padelle ecc.. Per ultimo, ma non meno importante, c'è il fatto che ho dovuto assaggiare 6 tipi diverse di mele per scegliere quella giusta e io sono allergica alle mele quindi apprezzate lo sforzo :D.
Kaki-age di mele
Kaki-age di mele
Ingredienti (le mele e la crema sono per 4-5 persone, le dosi del caramello sono per 3 cestini):

1 mela granny smith
1 mela pink lady
1 lt di olio di semi

per la pastella:

125 gr di farina 00
1 tuorlo
200 ml di acqua ghiacciata

per la crema:

200 ml di panna fresca
125 ml di latte intero fresco
4 tuorli
100 gr di zucchero
30 gr di fecola di patate
1 pezzetto di zenzero (grande più o meno come mezzo guscio di noce)
1/2 stecca di vaniglia

per il cestino:
125 gr di zucchero
6 cucchiai di acqua
un po' di semi di sesamo


Prima di tutto ho preparato la crema: ho messo a bollire la panna con il latte, la vaniglia e lo zenzero. Una volta raggiunto il bollore ho sepnto il fuoco e ho lasciato tutto in infusione per mezz'ora. Ho quindi tolto lo zenzero e la vaniglia e ho rimesso sul fuoco. A parte ho montato i tuorli con lo zucchero. Ho aggiunto la farina e mescolato con una spatola di silicone. Quando il latte ha raggiunto il bollore ne ho versato un po' nelle uova. Ho mescolato e versato l'impasto di uova nel latte rimasto nel pentolino. Ho fatto addensare, continuando a mescolare in modo da evitare che si formassero grumi. Quindi ho trasferito la crema in una ciotola, ho coperto con della pellicola e ho messo in frigo. La mia crema ha riposato alla sera fino a mezzogiorno del giorno dopo. Credetemi se vi dico che lo zenzero si sente molto di più quando la crema è fredda.

Anche i cestini al caramello li ho preparati il giorno prima e conservati in un luogo ben asciutto. Ho semplicemente messo in un pentolino lo zucchero e l'acqua. Ho messo il pentolino sul fuoco più piccolo a fuoco bassissimo. Ad un certo punto lo zucchero ha iniziato a fare le bolle e si è incrostato. Poco dopo inizia ad imbiondire: questo è il momento di agire. Ho preso un cucchiaio e ho iniziato a mescolare, aggiungendo il sesamo. Appena si è sciolto bene ho preso il caramello e ho formato i cestini. Ho sperimentato due tecniche, entrambe efficaci, quindi scegliete voi come fare. La prima consiste nel versare un po' di caramello caldo su carta da forno oliata, si copre con un altro voglio di carta forno e con un bicchiere o uno schiacciacarne si distribuisce bene il caramello. Quindi si appoggia il foglio su una ciotola, una tazzina, un bicchiere o quel che volete e premendo con le mani si da la forma al caramello. Si lascia quindi raffreddare così. Un secondo metodo che vi permette indubbiamente di sporcare meno consiste nell'ungere due stampini di silicone per muffin. si versa quindi un po' di caramello caldo in uno stampino, quindi si prende il secondo stampino e lo si mette nel primo, spingendo, in modo da far salire il caramello lungo i bordi. Si fa raffreddare e poi si staccano i due stampini dal caramello.

Ho preparato la pastella mescolando insieme il tuorlo e l'acqua gelata. Vi ho aggiunto la farina e ho mescolato. Ho riposto in frigo, coperta con pellicola, fino al momento dell'utilizzo.

Ho tagliato le mele a fettine sottili, cercando di ottenere fettine il più possibile regolari. Ho eliminato i pezzetti di torsolo. Le ho asciugate con poca farina. Quindi ho tuffato le mele nella pastella.

Ho scaldato l'olio in un pentolino con i bordi alti. Una volta raggiunta la giusta temperatura ho tuffato le mele nel pentolino, non più di 4 alla volta, in modo da non far abbassare eccessivamente la temperatura. Ho lasciato friggere fino a leggera doratura, quindi ho scolato su carta da cucina.

Ho preparato il piatto di presentazione. Ho riempito il cestino di caramello con la crema: fatelo sul momento e non prima o il cestino vi si scioglierà!!! Ho decorato con alcuni semi di sesamo. Ho adagiato le mele sul piatto e le ho spruzzate con un po' di zucchero a velo, che però ha solo una funzione decorativa.

Come detto, con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di giugno:

14 commenti:

  1. sei stata bravissima, è una ricetta stupenda, ben fatta e ben presentata, complimenti...;-)

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  2. Da allergica alle mele ad allergica alle mele: il premio alla più stoica non te lo toglie nessuno!
    scherzi a parte, grazie: ci hai preparato una ricetta davvero elaborata- e prima ancora "pensata", in uno spirito che si avvicina moltissimo alla cura tutta speciale della cucina giapponese, ma che mantiene fermo il legame con il territorio. mai come ora rimpiango di non poter mangiare le mele - ma tutto il contorno sì, però!
    grazie ancora e benvenuta
    ale

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  3. accipicchia... ecco cosa significa intendere armonia tra fritto e salsa come un unico piatto!

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  4. @Tamtam: wow grazie :D

    @alessandra: suvvia, un po' di antistaminico...:D no eh? ihih

    @acquaviva: grassie :)

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  5. Io mangerei sempre e solo Pink Lady ^_^ le mie preferite e questa preparazione è una libidine coi fiocchi!
    buon we

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  6. @Sonia: a me non piacciono le mele mangiate così (al contrario dei dolci alle mele che adoro), ma le pink lady sono effettivamente quelle che odio meno :P Le ho mangiate addirittura un paio di volte al naturale :P

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  7. Che bella versione! Mi piacciono da matti le mele in questo modo, brava! piacere di conoscerti, Valentina

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  8. Ma non ci posso credere! Hai fatto un lavorone, davvero ne avrei voluto assaggiare un pezzetto! Tra una settimana saro' in Val di Non, ti penserò, anzi tornerò a trovarti per rubarti qualche ricettina del Trentino, vedo che nei hai qui, baci!

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  9. @Valentina: grazie :) il piacere è mio!

    @Stella: dai che bella la Val di Non! Se ti serve qualche dritta fai un fischio :)

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  10. Ricetta intrigante, fantasiosa ed originale.
    Brava!
    Bella presentazione.
    Ciao!

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  11. Sono rimasta incantata dalla ricetta, dal tuo racconto e dalla pervicacia con cui hai assaggiato diversi tipi di mele nonostante l'allergia.
    Non appena ho visto la ricetta ho pensato: "questa era quella che avrei dovuto realizzare io!, che adoro i dolci di mele!!!"
    Meno male che finalmente hai deciso di coinvolgerti con l'MTC. Adesso che hai rotto il ghiaccio, pardon, la mela, non ci lasciare!!! :-)))

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  12. @Ma(ehm come lo scrivo?):graaaazieeee XD beh se ti piace puoi sempre sperimentare ;) Sono proprio contenta di aver iniziato ora spero solo di risucire ad essere costante :)

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  13. Vedo che siamo entrambe moooooooooooolto legate alla nostra regione ;-)
    Il cestino al caramello e sesamo te lo copiero' sicuramente ;-)

    baci

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  14. @Anny: si ho visto :) ihih tu sei di Bolzano?

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